NEEDHAM, John Turberville. De inscriptione quadam Aegyptiaca Taurini inventa. Romae, Ex Typographia Palladis: typis Nicolai, et Marci Palearini, 1761 8vo, 181x120 mm; legatura in piena pergamena coeva; titolo in oro su tassello al dorso. Pp. 69, [3]. Vignetta xilografica al frontespizio raffigurante il Pantheon entro un ovale. 1 carta di tavola incisa in rame ripiegata f.t. alla fine del volume. Dedica alla c. A2 in cornice xil. al duca Vittorio Amedeo III di Savoia. Nome dell'autore alla fine della dedica. Iniziale e testatina xilografica alla c. A3. Leggere fioriuture a qualche pagina. Bell’esemplare. Prima edizione. Curiosissima opera che illustra una storia affascinante nella storia dell'Egittologia. Needham, prete e biologo inglese, ipotizzò la somiglianza della scrittura cinese ai geroglifici egizi. La presunta teoria produsse una grande sensazione tra gli antiquari europei. La sua teoria fu confutata da Johan Joachim Winckelmann e da Joseph de Guignes. Il libro illustra un'idea di Kunstkammer, molto ambiziosa, che collega sia la cultura cinese che quella egiziana. La meravigliosa incisione nella tavola riproducente un ‘antico’ busto egizio in marmo nero della dea Iside con caratteri cinesi, era in realtà un falso artefatto ospitato nel museo di Turin, in Francia.