TAXIL, Léo. Le culte du grand architecte. Paris, Letouzey et Ané, 1886 8vo, 185x124 mm; Brossura editoriale arancione; pp. IV, 412, [4]. Diffuse fioriture per la qualità della carta, esemplare intonso. Prima edizione. L'opera fa parte del programma antimassonico di Taxil, e si fregia dell'intestazione, prima del titolo, "Révélations complètes sur la Franc-Maçonnerie". Personaggio ambiguo e sinistro, Taxil inizialmente aveva pubblicato libri scurrili e anti-cattolici, che dipingevano le gerarchie ecclesiastiche come edoniste e sadiche. Il 28 febbraio 1881 fu iniziato in Massoneria nella loggia del Grande Oriente di Francia Le Temple des amis de l'honneur français ma ne fu escluso il 17 settembre dello stesso anno. Il 14 aprile 1884 professò di essersi convertito dall'ebraismo al cattolicesimo, fu ricevuto solennemente nella Chiesa cattolica e ripudiò le sue opere precedenti.] Nell'ultimo decennio del secolo scrisse una serie di libri e opuscoli in cui denunciava la Massoneria e accusava le logge di adorare il diavolo: arrivò a pubblicare anche un giornale dal titolo La France chrétienne anti-maçonnique. Nel 1887 fu ricevuto in udienza da papa Leone XIII. Fesch Col. 779; Caillet, 5559; Dorbon 4781. Unito con: TAXIL, Léo. Les frères trois-points. Paris, Letouzey et Ané, 1885 2 Volumi in-8vo, 185x124 mm; Brossura editoriale arancione; pp. IV, 423, [1]; pp. 456, [4]. Diffuse fioriture per la qualità della carta, esemplare intonso. Prima edizione. L'opera fa parte del programma antimassonico di Taxil, e si fregia dell'intestazione, prima del titolo, "Révélations complètes sur la Franc-Maçonnerie". In questo libro afferma che i Muratori sono, come i satanisti, adoratori del diavolo, che venerano nelle loro orge. Caillet 5563